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Curiosità e dubbi della lingua italiana
Conosciamo nuove parole Cadùco [ca-du-co] agg. (dal latino cadere).
Di breve durata, fugace, effimero. Lapalissiano [la-pa-lis-sià-no] agg.
Di cosa o fatto, del tutto evidente, scontato. |
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Dubbi grammaticali
Apostrofo in fin di rigo
Capita sempre più spesso, leggendo i quotidiani, di imbattersi nell'apostrofo in fin di rigo. Consuetudine ammessa fino agli inizi dell'ottocento ed ora tornata in voga. Grammaticalmente questa forma è ammessa, perciò le soluzioni possibili da adottare in questi casi sono le seguenti: - dell'(a capo) oro - del (a capo) l'oro - dell'o (a capo) ro Personalmente preferisco la seconda soluzione per due motivi: perché così mi insegnarono quand'ero piccolo alle scuole elementari e perché una parola che termina con un apostrofo non è pronunciabile da sola ma necessita di una parola susseguente che deve perciò trovarsi sul medesimo rigo. Tutti sono unanimi nel considerare deprecabile la forma - dello (a capo) oro che produrrebbe in lettura un'indubbia cacofonia.
-gi oppure -ghi
Si dice psicologi o psicologhi, chirurgi o chirurghi? Eccovi una semplice regoletta che vi permetterà di dirimere i vostri dubbi in modo semplice e veloce. Se è una parola con accento sulla pernultima sillaba (tecnicamente si dice che è una parola piana) e la sillaba finale -go è preceduta da una consonante allora il suo plurale sarà -ghi. Prova ad esempio la parola chirurgo il cui purale sarà chirurghi. Se invece davanti alla sillaba finale -go abbiamo una vocale e la parola è piana, avremo il plurale in -gi. Prova ad esempio la parola psicologo il cui plurale sarà psicologi. Curiosità Perchè i tasti della tastiera non sono in ordine alfabetico?
Quando venne inventata la macchina da scrivere i produttori ebbero un problema: i battenti delle lettere si accavallavano, in quanto chi scriveva era più veloce del ritorno della macchina da scrivere. |
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